Filosofia del Canto

Karl Friedrich Scinkel, cielo stellato della Regina della Notte, 1815

(SECONDO LA MIA ESPERIENZA)

Sono diversi anni che mi confronto con altrə cantanti e con altre voci, in genere bloccate e ancora sotto la pressione del giudizio. Chiedo sempre a chi incontro sulla mia strada:

  • Cos’è per te la Voce?
  • Cosa significa cantare per te?

Penso che siano domande a cui non si finisce mai di rispondere e che debbano essere sempre presenti nella nostra vita. Perché, a seconda delle fasi che stiamo attraversando, le risposte cambiano. Fra le tante risposte, ho scelto di porre l’attenzione su queste: la Voce è un mondo sconosciuto, la Voce è l’Anima, la Voce è Energia, la Voce è Potere e quindi anche una Responsabilità.

DIDATTICA

Penso che il lavoro sulla tecnica, quello sulle emozioni e il vissuto del cantante debbano andare di pari passo. L’allievə dovrebbe essere nelle condizioni di far nascere il suo canto nel principio del Piacere: solo così può godere e far godere del proprio canto. Non condivido metodi in cui si giudica o si aggredisce l’allievə, poiché potrà solo irrigidirsi inutilmente e anche autosabotarsi. La Voce è l’intima parte di una persona, è come una creatura di cui prendersene cura insieme (allievə e insegnante), per farla crescere e fiorire, prendendo nutrimento dalle emozioni ed esprimendo ciò che prima poteva solo tacere, per colpa della paura, del giudizio, dell’errore. Io sento nella fragilità e nell’insicurezza di certe voci la loro potenzialità e bellezza: il mio compito è quello di aiutarle nel processo espressivo, nel fortificarsi e liberarsi per come sono, non per come penso che dovrebbero essere. Questo porta a uno stato dell’Essere completamente diverso, di gioia e piacere.

SCRIVERE CANZONI

Chi canta porta un messaggio e di questo messaggio deve sentirne il valore e l’influenza; potremmo scrivere centinaia di canzoni, ma senza questo senso di responsabilità sarà un atto inutile e controproducente. Cantiamo ciò di cui sentiamo il bisogno di raccontare, che possa guarire le ferite o portare attenzione dove non la portiamo abitualmente, per scoprire cose nuove…portiamo un’altra visione, diamo voce a chi non ce l’ha.

METAFISICA DEL CANTO

Quando la tecnica è integrata-radicata e il cantante si lascia andare al Mistero della Voce allora si raggiunge lo stato di Grazia. Non si è più una semplice voce che canta, ma un canale attraverso il quale la Musa della Musica e la nostra Anima possono esprimersi. Penso sia importante accettare questo lato misterioso e incontrollabile della Voce, che nessuna tecnica può piegare alla sua volontà…

A proposito di questo tema ho trovato corrispondenze forti fra la mia esperienza e quella dell’insegnante Rossana Baroncelli (metodo Voce Vera http://www.vocevera.org/) descritta nel suo articolo *Metaphysics of Singing* http://www.tandfonline.com/doi/abs/…

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Uniti nelle Vibrazioni ph. Matteo Gelatti

Quando canto e improvviso, soprattutto, non penso a quello che farò ma permetto che la Musica mi attraversi e ispiri il mio canto. Questo ovviamente non esclude l’allenamento e la preparazione musicale.

Ideogramma Cinese YI

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Una delle immagini che hanno ispirato la mia didattica e filosofia è un ideogramma cinese che descrive la parola ‘Intenzione’ (grazie a Kamela Guza)

“L’ideogramma Yi è formato sotto dal radicale del CUORE e sopra dal fonema yin che designa una bocca che emette una nota musicale. Yi descrive quindi una persona che fa agire il CUORE tutte le volte che parla, pensa e si muove, come un direttore d’orchestra, è il suono del CUORE.” Fonte: http://www.salutemigliore.it/lintenzione_-_tiao_xin.html

Come mostra questa immagine, la sorgente della nostra intenzione (quella, ad esempio, di essere un canale di creatività musicale) è il Cuore. Quando cantiamo ci doniamo agli altri, e se lo facciamo col Cuore chi ascolta lo sente e può provare emozioni sopite o dimenticate, fare esperienza di qualcosa di bello e autentico, creando uno scambio vero con il pubblico.

TROVARE LA PROPRIA VOCE

Non cantiamo per affermare la nostra bravura o il nostro bisogno di considerazione. Cantiamo per creare bellezza e stupore attraverso la Verità del vostro Essere. Per riuscire in tutto ciò dobbiamo trovare il coraggio di essere noi stessə, di trovare la nostra Voce (cercando di non imitare le altre) e di lasciarci andare al suo Mistero.

Penso alla voce unica di Lhasa De Sela mentre scrivo, al suo Cuore che canta:

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seme/cuore ph. Datura

Trovare la propria Voce è un cammino che può essere lungo e faticoso, ma è un seme che darà i suoi frutti.

Datura Martina Lo Conte,

Firenze 25/06/2017

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