‘La voce ha una qualità abissale: non si sa mai bene da dove venga, da quale intimità sorga, né con che tipo di suono si manifesterà. È inafferrabile, enigmatica e, come tutti misteri, invoca interpella da una posizione d’ombra.’
Laura Pigozzi, A Nuda Voce – vocalità, inconscio, sessualità. Antigone Edizioni 2008

I legami fra voce e sessualità sono molteplici, come evidenzia Laura Pigozzi nel suo libro, e quanto mai più evidenti dal momento in cui siamo stati in grado di osservare la forma delle strutture atte alla fonazione: quelle che comunemente vengono chiamate corde vocali la scrittrice propone di chiamarle invece labbra vocali, come in effetti sono, poiché sono tessuti di un certo spessore che funzionano come due ance che vibrano grazie al passaggio dell’aria e alla pressione che essa esercita e non come ‘corde’.
La loro visione in laringoscopia non lascia dubbi sulle somiglianze con l’organo genitale femminile; alcuni uomini, rivela la dottoressa Pigozzi, restano addirittura perturbati nel prendere consapevolezza di ospitare nel proprio corpo un organo ‘morfologicamente femminile’. Ma non solo la morfologia evidenzia questo legame: l’estasi e il godimento femminile si esprimono attraverso la voce, e il piacere che l’uomo prova cantando può essere molto similare a quello che prova la donna durante l’atto sessuale.
Le corde vocali sono un organo sessuale secondario e infatti seguono i cambiamenti ormonali. Dallo sviluppo, all’eta adulta, fino alla menopausa loro si evolvono con questi cambiamenti. Infatti nei passaggi chiave sarebbe opportuno osservare cosa sta accadendo alla propria voce per evitare scompensi.
La voce è espressione e parte integrante del piacere: cosa facciamo quando mangiamo qualcosa di buono, quando proviamo un orgasmo…? Vocalizziamo !!!
Ma come si riflette tutto questo nella pratica del canto? Come possiamo prendere confidenza con questo legame? In un periodo in cui mi stavo ponendo queste domande mi arrivò la risposta attraverso un’esperienza: stavamo facendo degli esercizi di liberazione vocale con un gruppo guidato da Mauro Tiberi (Spazio Nu, Pontedera 2010), e mentre cantavo Mauro mi fece focalizzare sulla mia energia sessuale: il canto cambiò completamente, lasciandomi sorpresa. Da allora ho sempre cercato di porre l’attenzione al fuoco creativo espresso dal mio centro sessuale, che poteva alimentare la mia vocalità, come mai era stato prima, e ho avuto molti riscontri di un forte cambiamento da chi mi ascoltava durante i concerti. La pratica e l’esercizio di concentrazione mi hanno portato a creare un ‘ponte’ fra questi due centri e far sì che si potessero ‘accordare’ e nutrire a vicenda.
Alcuni artisti che hanno saputo canalizzare questa energia ed ispirarmi sono stati Tori Amos (ascolta la playlist; soprattutto ‘Boys For Pele’ e ‘From The Choirgirl Hotel’) e Robert Plant, il grande frontman dei Led Zeppelin. Sono passati gli anni ma la loro voce ha mantenuto quella carica.


Buona lettura di questo testo che contiene molti altri spunti di riflessione e buon ascolto!

Datura Martina Lo Conte,
Firenze, 9 luglio 2017
