UNA GRANDE SFIDA
Tempo fa una donna, A., mi disse di sentire forte il richiamo della Voce con il Tamburo.
Ne aveva costruito uno ma non aveva idea da dove iniziare a suonarlo e soprattutto si sentiva sempre incapace di tenere un ritmo. Desiderava però ardentemente entrarci in connessione in maniera musicale, non solo istintiva.
Voleva frequentare un mio workshop ma si vergognava moltissimo della sua mancanza di coordinazione e senso della scansione temporale.
Le dissi: “sono qui proprio per questo !”
Per farla sentire più a suo agio le proposi qualche lezione preparatoria individuale prima del workshop, così sarebbe stata più a suo agio praticando in gruppo.
Mi resi subito conto delle sue grandissime difficoltà, che derivavano soprattutto da un trauma infantile sul tema canto/musica, e quindi lavorai sulla sua capacità di ascolto della musica nel corpo e nel respiro, e poi piano piano sulla sua musicalità, a partire sempre dal corpo. Aveva scoperto finalmente che il suo corpo era musicale, che il suo cuore e il suo respiro lo erano profondamente!
Le piccole sessioni mirate con le procedure di apprendimento non la facevano andare in frustrazione e si sedimentavano nei suoi percorsi neuronali.
Piano piano al ritmo sul corpo si aggiungeva anche la voce, in modo da fare viaggiare queste due azioni complesse su binari paralleli, con molta naturalezza e senza alcuna ‘teoria’.
Le indicai come ascoltare la musica con un’ attenzione diversa, rivolta dunque a sentire i Bpm e i cicli ritmici fino a cercare di decodificare il metro in cui si muovevano. Questo esercizio lo poteva fare in autonomia quando ascoltava la sua musica preferita e poi verificavamo insieme cosa effettivamente aveva sentito.
Quindi abbiamo portato tutto questo lavoro prima sul corpo, poi sul tamburo e la voce insieme, prima connettendo la voce libera alle armoniche di questo strumento e poi con sessioni di coordinamento di breve durata ma focalizzate.
Dopo aver superato qualche legnosità tipica di quando si inizia a imparare qualcosa, era in grado di cantare e suonare insieme, su dei semplici ritmi.
Come insegnante per me fu una grande sfida, soprattutto perché A. mancava di fiducia nelle proprie capacità e di connessione con diverse parti del suo corpo: nessuno le aveva insegnato a sentire il suo corpo come strumento ritmico e soprattutto a trovare la musica dentro di sé!
Ma ero sicura che avrebbe funzionato e che anche in gruppo sarebbe stata in grado di superare le sue difficoltà e infatti… così è stato!
Ha anche composto il suo canto medicina al termine del workshop ed era la prova che ‘si può fare’: affidandosi a qualcun* che ti mostra come arrivare a sviluppare gradualmente e con gioia delle competenze di cui non hai padronanza e soprattutto come poter studiare anche in autonomia (ogni momento è buono, anche mentre si stendono i panni 😊): un tassello alla volta, una piccola soddisfazione alla volta, perché pretendere di raggiungere tutto-subito porta solo a frustrazione e mancanza di piacere nell’apprendimento.
Se senti il richiamo a questo lavoro profondo con il Tamburo e la Voce, scrivimi ti darò tutte le informazioni sul prossimo Corso di Formazione annuale a Firenze !
lechiavidellavoce@gmail.com
Colgo l’occasione di ringraziare qui la mia maestra Marta Noè (insegnante MLT Gordon), che con il corso per insegnanti di musica, INTUITO MUSICALE®, mi ha dato la possibilità di applicare con successo questo tipo di pedagogia nel lavoro con la Voce e il Tamburo.
Con Amore e Servizio 🕉️
Datura






