27 maggio 17.30 Casa Opy, Firenze Mandala Sonora & Cacao Circle with Gabriel Ossian, Datura Martina & Livia Candido de Oliveira Info e prenotazioni clicca qui https://casa-opy.namastream.com/product/59504/about
Possibilitร di formula residenziale
Possibilitร di venire dal venerdรฌ : h. 18.00 Viaggio Sonoro Canti Medicina, a seguire aperitivo !
Iscrizioni aperte entro il 10 di settembre whatsapp 3891769713
18 settembre : laboratorio Canto Condiviso basato sulle Circle Songs nella Natura, per AdventureOutdoorFest @San Marcello Pistoiese, Ponte Sospeso. Clicca qui per prenotare!
La poesia mi accompagna da sempre, specialmente dagli anni dellโuniversitร dove con amore e passione ho riscoperto i versi del nostro grande poeta P.P. Pasolini.
Anche molte canzoni sono per me poesia… durante questa quarantena ho riletto versi potentissimi e importanti per me e, dato che non avevo a disposizione la giusta tecnologia per registrare fedelmente la voce cantata, ho colto lโoccasione di registrare dei brevi interventi poetici, che fossero anche un possibile faro per gli altri in questo momento cosรฌ difficile.
Ho sempre amato prestare la mia Voce alla poesia, perchรฉ per me non sono solo parole su una pagina, ma un modo di pensare e vivere il mondo, di crearlo e soprattutto di vederlo con nuovi occhi, attraverso un linguaggio ispirato e ispirante … dargli Voce รจ il modo piรน autentico che ho affinchรฉ diventi azione.
Come scrive la Gualtieri: โLa poesia ha bisogno di un corpo che la pronunci e coralitร dโascoltoโ
perchรฉ la poesia continuerร sempre, anche quando noi non ci saremo piรน, come diceva Pasolini: โla mia poesia non si puรฒ consumare, non รจ un prodotto che si usa e si getta via, la mia poesia รจ eterna.โ
Questa playlist sarร in evoluzione e vi troverete anche altri video di Rinascita Artistica dove si parla di poeti e di poesia. Buon ascolto, buona poesia!
Ho meditato molto in questi giorni ho colto lโinvito di Eugenia Coscarella per parlare di Rinascita insieme a Ilaria Drago e Lucianna Argentino sulla piattaforma Rinascita Artistica Ospitata da Rinascita Digitale. Ecco il video della conferenza, le parole di Ilaria e di Lucianna sono state profondissime e meritano attenzione perchรฉ potrebbero essere dei semi per farci rifiorire come individui e come comunitร . Segue quanto ho scritto nei giorni prima di questo incontro.
Nellโultima parte invece troverete dei brevi testi scritti da altri artisti che fanno parte del Gruppo E Come Eresia nati da una discussione sul Senso dellโArte in questo momento. Anche questi contributi sono stati preziosissimi.
Martina Lo Conte, Ilaria Drago e Lucianna Argentino – Rinascita – Rinascita Artistica DAY 2
Per rinascere bisogna mettersi in ascolto e porre le giuste domande. Perchรฉ il mondo come รจ stato sinora non era che un turbinio convulso nella ricerca del profitto a tutti i costi, del fare a tutti i costi, del sopravvivere in una societร dove le persone sono considerate semplicemente dei numeri. Eravamo pieni di cose, ma con un grande vuoto nel petto, perchรฉ ci รจ stato rubato a poco a poco un pezzetto di anima.
E invece cosa vorremmo? Possiamo cogliere questa occasione per immaginarlo?
LโArte saprร sempre risponderci.
Anche nei momenti di crisi, nei momenti di disperazione, nei momenti di solitudine. Anche in questo momento storico cosรฌ difficile ma allo stesso tempo meraviglioso, perchรฉ tutte le maschere stanno cadendo. Tutte, come una bellissima opera di Dan Hillier. (Che ho scelto per questo articolo).
LโArte saprร risponderci perchรฉ essa รจ generata dalla stessa forza della Vita, LโArte ci permette di vedere oltre, di immaginare ciรฒ che desideriamo e di crearlo. LโArte da Voce a chi non ce lโha. LโArte non รจ un lusso, รจ qualcosa di cui dobbiamo nutrirci come il pane che mangiamo.
Per Arte non intendo un contenitore monolitico e rigido ma unโentitร fluida, in continuo divenire, che attraversa i linguaggi, e risponde al presente in modalitร nuove e imprevedibili. Questo รจ il lavoro dellโartista: โascoltareโ nuove soluzioni, prepararsi ad essere โcanaleโ e metterle in atto.
Il Teatro per esempio puรฒ cogliere questa occasione per ritrovare il senso del rituale collettivo e comunicare non solo agli addetti ai lavori, come stava accadendo negli ultimi anni, ma a tutta la societร . Perchรฉ il pubblico era quasi inesistente. Le persone hanno bisogno secondo me di essere stimolate in modo diverso rispetto alla classica fruizione, e soprattutto hanno bisogno di โessere visteโ. LโArtista, come nellโemblematica la performance di Marina Abramoviฤ, The Artist Is Present, puรฒ restituire uno sguardo nuovo al pubblico, il quale prima di essere โpubblicoโ รจ fatto di โpersoneโ con il loro mondo interiore, il loro pensiero, il loro vissuto, le loro emozioni. Questo a mio parere รจ il piano su cui bisogna incontrare lโAltro, trovandosi sullo stesso piano e attraverso un linguaggio che puรฒ fungere da comune denominatore.
Sinceramente non sappiamo quando questo sarร possibile, per quanto tempo ci saranno le misure di distanza.
Ma per quel momento dovremo essere pronti.
Personalmente ho trovato nella musica questo linguaggio capace di attraversare le generazioni, le culture, le fasce sociali e di permettere lโascolto, la creativitร e la relazione attraverso la voce e il corpo. Il mio progetto si chiama Canto Condivisoper la comunitร e si tratta proprio di questo, attraverso lโimprovvisazione vocale nella modalitร delle Circle Songs (una modalitร coniata cosรฌ da Bobby McFerrin e che si perde nella notte dei tempi). Anche i laboratori e le performances dellโOpen Program del Workcenter di Grotowski, diretto da Mario Biagini, si basa sullo stesso principio di arte partecipata, in cui si formano delle vere e proprie costellazioni, ma attraverso un corpus di canzoni giร esistenti.
Bisogna far vivere i quartieri, le strade dei centri storici (non solo dai turisti), le periferie, le scuole, le universitร attraverso forme dโarte partecipata e riti collettivi che possano essere in grado di trasformare, rigenerare le nostre vite, i nostri luoghi e le nostre relazioni. Il senso di comunitร si trova intorno a fattori culturali, artistici, come diceva Stefano Massini pochi giorni fa: essi rappresentano la nostra identitร come popolo. Quali strategie possono essere messe in atto per evitare che lโarte e dunque la nostra identitร scompaia?
Penso che dovremo trovare delle nuove visioni e delle nuove risorse immaginative per un nuovo paradigma per le arti performative, e non dipendere esclusivamente dagli organi istituzionali, i quali probabilmente penseranno sempre tramite i vecchi sistemi.
Si stanno muovendo delle iniziative interessanti in questo senso, con gruppi di discussione e di lavoro per creare questo futuro… penso allโiniziativa lanciata da Francesca Della Monica di E Come Eresiae unโaltra Mujeres nel Teatronata da Marzia Ercolani, Sara Palma, Alessandra Della Guardia (gruppo FB).
Un’altra inziativa attraverso un gruppo FB che ci permette di continuare invece a cantare con le nostre comunitร di Cirlcesinging รจ stata attivata da vari facilitatori, coinvolgendo persone da tutto il mondo e si chiama Singing together across the GLobe with ACappella.
Poco dopo lโinizio della quarantena ho scritto questo :
Dentro ognuno di noi vive un artista e quellโartista saprร rispondere in modo creativo a ciรฒ che sta accadendo adesso e in futuro. Possiamo immaginare un nuovo paradigma e realizzarlo. Per farlo dovremo ritrovare il senso della bellezza e il senso del sacro.
SENSO DELLโARTE OGGI DAL GRUPPO โE COME ERESIAโ
Francesca Bizzarri: Da artista, penso forse banalmente…che lo scopo dell’arte sia quello di dare e creare emozioni in chi ascolta. Noi dobbiamo riabituare il pubblico a provare delle emozioni…, il divertimento certo รจ importante ma non dovrebbe essere un aspetto esclusivo.
Antonio Panice : […] Sento (e sbaglierรฒ totalmente) che per chi Arte persegue, sia possibile oggi veramente prescindere dal ruolo, ossia da ciรฒ che altri/o si aspettano dall’individuo. Airesis รจ parola di libertร , e forse l’unica libertร pallidamente totale che ci รจ concessa in questa vita, รจ fuori dalla socialitร e dal ruolo: รจ nel deserto sconfinato di ciascuno di noi, dove i sogni nascono, dove รจ smarrito il principio di non contraddizione, e dove alberga in noi la creativitร piรน fantastica, anche fastidiosa e sconveniente per parte della nostra personalitร . Il coltivare il contatto (spesso interrotto per esigenze solo apparentemente molto piรน concrete) con questo deserto, credo sia salubre per la continua trasformazione e formazione di un artista, se non peculiare per la sua stessa natura, che poi potrร cosรฌ manifestarsi nell’arte (in ogni sua forma) con piรน piena luce, ogni volta che il contatto concreto, con l’altro, tornerร a farsi possibile; e, probabilmente, gli insegnerร anche a tacere, quando il suo ascolto verso quel mondo sconfinato, si sarร preso una piรน che fisiologica pausa. Alla luce di questo volo un po’ maldestro, avendo espresso qualcosa di forse scontato per ciascuno di noi ma che, se mi guardo attorno, cosรฌ scontato non mi appare, sento che un ruolo assunto a priori rischi di essere una gabbia per l’arte. L’artista puรฒ essere responsabile per quel che avrร manifestato, in ogni sua forma. E anche per quel che, ahimรจ, faticherร a manifestare.
Francesca Della Monica : Come sono dโaccordo! Il santo anonimato dellโartista , la sua trasparenza , il suo farsi canale , il non obbligo alla coerenza perchรฉ attraverso di lui passa un molteplice non constringibile in opinioni apodittiche e definitive . Grazie Antonio.
Verena Bertozzi: L’arte, maestra vera della vita e pertanto eterna allieva alla ricerca costante di se stessa. Puรฒ trasmettere emozioni e sensibilizzare chi ne assaggia il nettare. ร cambiamento ed รจ tuffo nell’ignoto. ร il mare sconosciuto intorno alle nostre isole mentali ed รจ grazie a questo mare che possiamo navigare da un isola all’altra. L’arte puรฒ farsi portatrice di nuove visioni e aprire le menti al futuro. Oggi il presente รจ messo a nudo, si rivelano le sue profonde fragilitร . Non abbiamo costruito un mondo a regola d’arte ed รจ forse l’ultimo tempo per tentare di rimediare a questa grave mancanza. E con senso artistico, in accordo con la natura, l’artista che ci ha generato, possiamo utilizzare l’arte per veicolare visioni e idee alternative nella speranza che le persone possano riflettere e trovare il proprio senso artistico. Comunichiamo la passione con le parole, con i suoni, con le immagini, con le forme, con i gesti o i movimenti, in ogni modo possibile. Perchรฉ fondamentalmente tutto รจ arte intorno a noi e tutti dobbiamo rispettare l’opera d’arte e riuscire a godere della sua magnificenza.
Marzia Ercolani: […] In luoghi in cui le economie sono in enorme difficoltร da decenni, la gente considera il bisogno d’arte primario. Ancestrale. Qui no. Per questo non ci proteggono. Per me la battaglia per la cultura, l’arte, gli/le artist*e i lavoratori, le lavoratrici del settore non รจ una battaglia che dovremmo portare avanti da sol*. Adesso chiaramente le persone si scaldano per i tagli alla sanitร , per la perdita del proprio lavoro, ci sarร un livello di povertร dilagante che occuperร ogni pensiero. Capisco. Capiamo tutti. Ma no, l’arte non รจ un lusso, non รจ un suppellettile. ร cura, comprensione, consapevolezza, libertร , coraggio, essenza delle cose. Finchรฉ saremo da soli a lottare per i nostri diritti, la battaglia difficilmente diventerร collettiva. Un artista รจ collettivo. Politico. Non intrattiene. Anche quando attraversa la leggerezza e il riso, non intrattiene. Non รจ un/una baby sitter. ร un essere complesso, in continuo movimento, in quotidiana trasformazione, comprende sรฉ stess* e tutti gli sguardi che lo incontrano.
Questo libro รจ un viaggio e un invito a riconnetterci al nostro ritmo.
Ha risvegliato in me un mondo sommerso, fatto di simboli, musica, danza e meditazione sui cicli, come quello di Vita-Morte-Rinascita.
Lโautrice, Layne Redmond, ci accompagna in luoghi dimenticati del nostro inconscio collettivo attraverso una meticolosa ricerca bibliografica, in cui emergono Marija Gimbutas e Joseph Campbell, e unโintensa ricerca sul campo dellโarcheologia e dellโarte, per ricostruire โUna storia spirituale del ritmoโ, come recita il sottotitolo. Sottolineo โspiritualeโ perchรฉ la Redmond trova una connessione profonda fra la dimensione rituale e lโuso della musica, in particolare del tamburo, che giร sappiamo esserci stata, ma in questo libro emerge come le donne fossero le esclusive custodi della conoscenza dei ritmi della vita prima e della musica poi, sin dallโinizio della storia dellโumanitร , sin dai primi reperti del paleolitico. Le donne in quanto generatrici della vita rappresentano il potere rigenerativo della natura; il loro ritmo di feconditร รจ collegato al ciclo lunare e nei reperti che ci sono pervenuti emerge dunque la figura femminile come simbolo della Dea Madre ( la Dea di Willendorf, Laussel e Kostenki).
Lโintera nostra esistenza si basa su eventi ritmici: dal sangue pompato dal cuore, e che percepiamo giร nel grembo della nostra madre; da ciรฒ che osserviamo in natura attraverso i giorni, le lune, le stagioni; ai grandi cicli delle stelle e delle galassie sino allโorigine dellโuniverso, descritto in tutte le tradizioni come un suono primordiale.
Se apriamo il libro sulle prime pagine troviamo una stupenda mappa che dallโIndia arriva sino a Roma, per guidare il lettore in questo viaggio.
Uno dei capitoli piรน interessanti (pg. 43-55) รจ quello che riguarda gli studi archeologici svolti intorno al 1960 sui resti della cittร di รatal Hรผyรผk (Turchia), che pare sia stata uno degli insediamenti neolitici piรน grandi di quel periodo (7200 – 5500 a.c.), con una civiltร basata sul culto della Dea Madre (Paleolitico), un culto sopravvissuto ai cataclismi del Mesolitico, come ha dimostrato lโarcheologo James Mallaart attraverso le numerose rappresentazioni ritrovate nel sito. Qui vediamo per la prima volta rappresentato il tamburo, insieme ad altri strumenti in una danza di figure umane, probabilmente un rituale sciamanico (circa 5600 a.c.).
I simboli che caratterizzano i culti di questa civiltร , compreso il tamburo, diverranno poi ricorrenti nelle civiltร dei tre grandi fiumi: Indo, Tigri-Eufrate e Nilo. Simboli che subiranno varie metamorfosi fino al mondo classico: il toro/vacca, lโavvoltoio, lโape regina e il leopardo/leone. Sono tutte manifestazioni di un potere naturale che sarร poi attributo alle divinitร classiche; archetipi che hanno un’energia e un potere psichico di cui forse abbiamo memoria. Emblematica รจ la figura della Dea Cibele accompagnata in genere da due leoni con in mano il tamburo.
Il tamburo รจ stato lo strumento prediletto, presente in tutte le culture, affinchรฉ si accompagnasse con i suoi ritmi le fasi dellโesistenza e della natura, si potessero creare ponti fra i mondi (quello di sopra, quello di mezzo e quello di sotto) e viaggiare attraverso di essi (sciamanesimo), venerare e dialogare con la Grande Dea, anchโessa come abbiamo visto anticamente rappresentata con un tamburo, dunque custode dei ritmi della vita e della morte.
Il testo รจ accompagnato da splendide immagini (statue, dipinti, bassorilievi, affreschi) nelle quali possiamo osservare i rituali dove la musica era protagonista e dove si manifesta la Grande Dea declinata in tutti i suoi molteplici aspetti, perchรฉ, come sottolinea la Redmond, se ci aspettiamo di poter sovrapporre la sua immagine a quella del Dio Unico delle religioni monoteiste, ci sbagliamo completamente. La complessitร della Madre Divina rispecchia la complessitร della vita e della natura, dove non cโรจ dualitร , non cโรจ una โbeneโ e un โmaleโ ma solo una โnecessitร โ. Nelle divinitร della religione induista si son forse maggiormente conservate queste caratteristiche.
Quanti nomi, forme, simboli, ha assunto questa Grande Dea ?
โIn Egitto era Hathor, Isis Seckmet. Nella regione Sumera, Palestinese e Cipriota era Innanna, Ishtar, Astarte, Astoreth, Anat, Afrodite. In Anatolia, Asia minore, Creta, Grecia e Roma era Cibele, Rea, Demetra, Artemide, Ariadne Persefone.โ (pg. 8). Tantissimi, e molte di loro sono rappresentate con il tamburoโฆ troviamo la presenza della Grande Dea ovunque anche dove la sua presenza e potere volevano essere cancellati in favore dei culti del patriarcato. Ad esempio troviamo i suoi simboli, come quelli del labirinto con un fiore a sei petali (antico simbolo di Afrodite), nella famosissima Cattedrale di Chartres. Troppo radicata la sua presenza per essere estirpata: per secoli, durante la predominanza del cristianesimo, le donne sono state escluse dai culti, dalla musica (che era parte di essi) e dunque dalla vita spirituale, ma il seme รจ sempre rimasto dentro per poi rifiorire in alcuni momenti storici propizi in cui il divino femminino si รจ manifestato sotto altre forme e, per quanto depotenziato, era ancora vivo e presente. Altro aspetto che il paradigma Cristiano ha modificato รจ il senso del tempo : non piรน inteso come ciclico (vita-morte-rinascita, rinnovato ogni anno secondo momenti e rituali precisi) ma come lineare (da qui fino al giudizio universale): lโautrice evidenza come questo fatto abbia avuto un forte impatto sulla nostra psiche e dunque come abbia generato un senso dellโesistenza profondamente diverso.
Personalmente, quando ho sentito la chiamata del Tamburo รจ stata una cosa molto importante nella mia vita, perchรฉ mi ha donato lโoccasione di riconquistare una facoltร che non avevo sviluppato pienamente e che aveva bisogno di essere risvegliata e nutrita. ร un grande viaggio verso la scoperta del ritmo nascosto in ogni cosa, se ascoltiamo bene.
Donne e uomini di oggi sono in cerca di questa parte mancante, reclamano il loro spazio sacro, per ritrovare sincronia โcon tutto ciรฒ che รจโ. Sparsi sul territorio nazionale ci sono cerchi di Drum Circles dove ognuno puรฒ partecipare con gli strumenti messi a disposizione dai facilitatori.
Interessante e da approfondire รจ lโultima parte del libro dove la Redmond ci riporta al nostro presente e agli strumenti che abbiamo per riconnetterci a una spiritualitร dove la musica gioca un ruolo fondamentale, quello di unire le persone sullo stesso ritmo, sulla stessa frequenza.
NUOVA COLLABORAZIONE PER LE LEZIONI DI CANTO e SESSIONI DI CIRCLESINGING PRESSO SPAZIO GEKO @ CIRCOLO A.R.C.I. CHIESANUOVA, San Casciano V. P. (Firenze) !
EVENTI PASSATI
Puoi seguire lโincontro e partecipare al laboratorio di scrittura creativa commentando sotto questo video
โDentro ognuno di noi vive un artista e quellโartista saprร rispondere in modo creativo a ciรฒ che sta accadendo adesso e in futuro. Possiamo immaginare un nuovo paradigma e realizzarlo. Per farlo dovremo ritrovare il senso della bellezza e il senso del sacro.
La bellezza al tempo del Coronavirus รจ il nostro antidoto. ”
per gli eventi futuri qui c’รจ qualche indizio, grazie a Costanza Baldini per l’intervista.
Datura Martina Lo Conte.
SEGUI lโEVENTO ONLINE Mecoledi 29 aprile h. 12/13 insieme a Patrizia Stefanini, fisica e insegnante di hadoshaitsu, alla poetessa Lucianna Argentino e a Ilaria Drago, drammaturga, attrice, poetessa e pedagoga, parleremo insieme dei GESTI DI ATTENZIONE COME ATTI DI… grazie alla Piattaforma Rinascita Digitale #RinascitaArtistica #RinascitaDigitale #FermiamociMaFormiamociSEGUI lโEVENTO ONLINE Mecoledi 15 aprile h. 10/11 insieme alla poetessa Lucianna Argentino e a Ilaria Drago, drammaturga, attrice, poetessa e pedagoga parleremo insieme di Rinascita Artistica grazie alla Piattaforma Rinascita Digitale #RinascitaArtistica #RinascitaDigitale #FermiamociMaFormiamoci
Segui l’eventodomenica 1 dicembre h. 11/13 presso l’Ass. Culturale L’Espressione a Roma sarรฒ ospite delle Sunday Circles di Circlesinging Roma – con Chiara Cortez e Daphne Nisi SEGUI L’EVENTOSEGUI L’EVENTO
Eventi Passati
THE HEARTBEAT Opening of the Art with DOMITILLA BIONDI on 1/3 November 2019 @ Florence DreamLab, Borgo Albizi 13. Performance d’arte collettiva: check the event
ph. Pietro Cimino
Concerto Poetico LโOspite dedicato a Francesca Woodman, di Alfredo Allegri, con Datura (Voce), Agnese Focardi (Arpa) : 10 ott. San Miniato Alto Via Paolo Maioli 22 h. 17.30 26 ott. alle Murate Spazio Ottagono Firenze h. 18
FLORENCE DREAM LAB OVERTONE SINSING & CIRCLESINGING CLASSES presentazione gratuita VENERDรฌ 25 OTTOBRE h. 16/18 Borgo Albizi 13, Firenze
La Voce Nascosta e Gesto Artistico รจ un evento che mette in primo piano risonanze profonde, antiche che ciascuno porta dentro di sรฉ, i primi suoni uditi, quelli emessi e accolti e via via percepiti come propri, la percezione delle infinite possibilitร di emettere suoni che prende vita e si trasforma nellโacquisizione della lingua madre. Lโuso dellโestensione vocale che ci siamo concessi o ci รจ stato possibile incontrare, ciรฒ che lโha limitata o esaltata. Conosciamo veramente la nostra voce?
Tutto questo รจ in stretta risonanza con la corporeitร intera, la vibrazione della voce nel corpo, le gestualitร che la accompagnano e sottolineano.
Il gesto, il movimento del corpo hanno qualitร di durata, intensitร , forza, direzione e fanno parte di una estetica personale che possiamo esplorare, imparare a conoscere, raffinare perchรฉ fanno parte di ciรฒ che ci rende unici. Possiamo riconoscere lโAltro dalla voce, dal modo di muoversi, di porre enfasi e durata a una intonazione, a un movimento.
Possiamo percepire alcune qualitร della voce e del movimento attraverso le metafore corporee: una voce di velluto, o seta che movimenti morbidi, duri, fluidi o evanescenti accompagnano. Il seminario che conduco con Datura Martina Lo Conte va a esplorare tutto questo attraverso un lavoro profondo sulle connessioni tra voce e gesto artistico.
Unโoccasione per lo studio del Canto Armonico con due docenti, nella splendida cornice di Calcata per conoscere la tecnica o per approfondirla, se giร la si conosce, attraverso un training personalizzato. Verranno dati tutti gli strumenti necessari per un approccio sano alla Voce, anche per chi non ha mai cantato, e lโopportunitร di scoprire le leggi del suono e della Serie Armonica Naturale tramite lo studio consapevole della tecnica. A tal fine verrร utilizzato il software Overtone Sygyt Analyzer il quale permette, in tempo reale, di visualizzare e selezionare al meglio gli armonici. Saranno previste diverse sessioni di canto corale nelle quali sperimentare la magia degli armonici.
Il seminario inizierร il venerdรฌ pomeriggio si concluderร la domenica pomeriggio con una performance aperta al pubblico presso Calcata, a Il Granone
* iscrizioni entro il 29 GIUGNO
per tutte le info scrivere a:
lechiavidellavoce@gmail.com
Programma:
โข Preparazione Vocale โIl corpo che cantaโ
โข Elementi di acustica, morfologia del Suono
โข Tecniche fondamentali del Canto Armonico
โข Studio della Serie Armonica Naturale
โข Training personalizzato
โข Canto corale
โข Performance aperta al pubblico
โข Ospitalitร nel Borgo di Calcata
Bio & Video
ANDREA SIMONE,
nato a Roma nel 1967, ha studiato chitarra classica, armonia e teoria musicale presso la scuola di musica pontificia T.L. Da Victoria a Roma. Nel 1981 si aggiudica il primo premio al XXIII festival internazionale giovani interpreti cittร di Recanati, si รจ poi perfezionato nel 1990 con Josรจ Tomร s (allievo e assistente di Andres Segovia) presso la Real Academia de Espaรฑa en Roma, ha quindi insegnato presso lโistituto San Giuseppe di Roma. Comincia a studiare il canto armonico nei primi anni novanta e, dopo alcuni anni, conduce la sua prima esperienza di insegnamento presso la GFU; seguono cicli di conferenze sullโargomento (Scuola di Respiro โ Roma, Bibli) e numerose performance: Roma Auditorium Parco della Musica, teatro Argentina, teatro Manini Narni, teatro dellโOrologio, Teatro Manzoni a Roma, Teatro Keiros, Umbria Jazz, Spoleto Lab, ecc.
Nel corso degli anni si dedica sempre piรน alla ricerca sul suono, sulla voce e a trasmettere le proprie conoscenze mediante seminari e workshop, anche in collaborazione con prestigiosi istituti quali lโIstituto Superiore di Studi Musicali G. Briccialdi (Istituzione AFAM) di Terni e Istituto Sereno Regis di Torino.
DATURA MARTINA LO CONTE,
(Firenze, 1984), รจ cantante e ricercatrice vocale. La sua formazione universitaria si รจ conclusa nel 2009 presso il D.A.M.S. di Firenze con una tesi sul teatro di Pasolini; prosegue la sua ricerca artistica attraverso lo studio delle tecniche del Canto Armonico (Lorenzo Pierobon, Mauro Tiberi, Tran Huang Hai, Giovanni Bortoluzzi, Raphael De Cock, Francesco Gibaldi, Walter Mantovani), metodo Roy Hart (Kaya Anderson), tecniche vocali sperimentali (David Moss), Teatro Sensibile di Riconnessione (Ilaria Drago) e le Circle Songs (Albert Hera, Ivan Castiglia, Oskar Boldre, Lorenzo Sansoni).
Ha collaborato con vari musicisti per progetti sperimentali di musica, poesia e immagini, oltre a varie discografie. Dal 2012 collabora al progetto Psychodreamtheater di Francesco Luigi Panizzo e con la danzatrice Butoh e performer Chiara Clara Burgio (CORPO GEMMANTE 2013, ABITO 2015, MOONLIGHT REFLECTION 2017). Dal 2016 organizza e conduce incontri dedicati alle Circle Songs come esperimento sociale e come dialogo con lo spazio urbano (Firenze, Loggia degli Uffizi e BiblioteCaNova). Al momento conduce seminari dedicati alla Voce per il Teatro (Ass. Corso Strabiliarte, Scandicci, FI) e allโOvertone Singing (Ass. 4quArti, Firenze; Soundipity, Milano). Nel settembre 2017 ha organizzato, insieme al produttore e compositore Massimo Iuliani, la prima edizione della Residenza Artistica Electro Circle Songs. Infine organizza workshop, eventi, convegni dedicati alla Voce con altri ricercatori e insegnanti da tutta Italia.