Rinascita Artistica: seminiamo idee …

Dan Hillier

Lโ€™Arte per la Rinascita

Ho meditato molto in questi giorni ho colto lโ€™invito di Eugenia Coscarella per parlare di Rinascita insieme a Ilaria Drago e Lucianna Argentino sulla piattaforma Rinascita Artistica Ospitata da Rinascita Digitale. Ecco il video della conferenza, le parole di Ilaria e di Lucianna sono state profondissime e meritano attenzione perchรฉ potrebbero essere dei semi per farci rifiorire come individui e come comunitร . Segue quanto ho scritto nei giorni prima di questo incontro.

Nellโ€™ultima parte invece troverete dei brevi testi scritti da altri artisti che fanno parte del Gruppo E Come Eresia nati da una discussione sul Senso dellโ€™Arte in questo momento. Anche questi contributi sono stati preziosissimi.

Martina Lo Conte, Ilaria Drago e Lucianna Argentino – Rinascita – Rinascita Artistica DAY 2

Per rinascere bisogna mettersi in ascolto e porre le giuste domande. Perchรฉ il mondo come รจ stato sinora non era che un turbinio convulso nella ricerca del profitto a tutti i costi, del fare a tutti i costi, del sopravvivere in una societร  dove le persone sono considerate semplicemente dei numeri. Eravamo pieni di cose, ma con un grande vuoto nel petto, perchรฉ ci รจ stato rubato a poco a poco un pezzetto di anima.

E invece cosa vorremmo? Possiamo cogliere questa occasione per immaginarlo?

Lโ€™Arte saprร  sempre risponderci.

Anche nei momenti di crisi, nei momenti di disperazione, nei momenti di solitudine. Anche in questo momento storico cosรฌ difficile ma allo stesso tempo meraviglioso, perchรฉ tutte le maschere stanno cadendo. Tutte, come una bellissima opera di Dan Hillier. (Che ho scelto per questo articolo).

Lโ€™Arte saprร  risponderci perchรฉ essa รจ generata dalla stessa forza della Vita, Lโ€™Arte ci permette di vedere oltre, di immaginare ciรฒ che desideriamo e di crearlo. Lโ€™Arte da Voce a chi non ce lโ€™ha. Lโ€™Arte non รจ un lusso, รจ qualcosa di cui dobbiamo nutrirci come il pane che mangiamo.

Per Arte non intendo un contenitore monolitico e rigido ma unโ€™entitร  fluida, in continuo divenire, che attraversa i linguaggi, e risponde al presente in modalitร  nuove e imprevedibili. Questo รจ il lavoro dellโ€™artista: โ€˜ascoltareโ€™ nuove soluzioni, prepararsi ad essere โ€˜canaleโ€™ e metterle in atto.

Il Teatro per esempio puรฒ cogliere questa occasione per ritrovare il senso del rituale collettivo e comunicare non solo agli addetti ai lavori, come stava accadendo negli ultimi anni, ma a tutta la societร . Perchรฉ il pubblico era quasi inesistente. Le persone hanno bisogno secondo me di essere stimolate in modo diverso rispetto alla classica fruizione, e soprattutto hanno bisogno di โ€˜essere visteโ€™. Lโ€™Artista, come nellโ€™emblematica la performance di Marina Abramoviฤ‡, The Artist Is Present, puรฒ restituire uno sguardo nuovo al pubblico, il quale prima di essere โ€˜pubblicoโ€™ รจ fatto di โ€˜personeโ€˜ con il loro mondo interiore, il loro pensiero, il loro vissuto, le loro emozioni. Questo a mio parere รจ il piano su cui bisogna incontrare lโ€™Altro, trovandosi sullo stesso piano e attraverso un linguaggio che puรฒ fungere da comune denominatore.

Sinceramente non sappiamo quando questo sarร  possibile, per quanto tempo ci saranno le misure di distanza. 

Ma per quel momento dovremo essere pronti. 

Personalmente ho trovato nella musica questo linguaggio capace di attraversare le generazioni, le culture, le fasce sociali e di permettere lโ€™ascolto, la creativitร  e la relazione attraverso la voce e il corpo. Il mio progetto si chiama Canto Condiviso per la comunitร  e si tratta proprio di questo, attraverso lโ€™improvvisazione vocale nella modalitร  delle Circle Songs (una modalitร  coniata cosรฌ da Bobby McFerrin e che si perde nella notte dei tempi). Anche i laboratori e le performances dellโ€™Open Program del Workcenter di Grotowski, diretto da Mario Biagini, si basa sullo stesso principio di arte partecipata, in cui si formano delle vere e proprie costellazioni, ma attraverso un corpus di canzoni giร  esistenti.

Bisogna far vivere i quartieri, le strade dei centri storici (non solo dai turisti), le periferie, le scuole, le universitร  attraverso forme dโ€™arte partecipata e riti collettivi che possano essere in grado di trasformare, rigenerare le nostre vite, i nostri luoghi e le nostre relazioni. Il senso di comunitร  si trova intorno a fattori culturali, artistici, come diceva Stefano Massini pochi giorni fa: essi rappresentano la nostra identitร  come popolo.  Quali strategie possono essere messe in atto per evitare che lโ€™arte e dunque la nostra identitร  scompaia? 

Penso che dovremo trovare delle nuove visioni e delle nuove risorse immaginative per un nuovo paradigma per le arti performative, e non dipendere esclusivamente dagli organi istituzionali, i quali probabilmente penseranno sempre tramite i vecchi sistemi. 

Si stanno muovendo delle iniziative interessanti in questo senso, con gruppi di discussione e di lavoro per creare questo futuro… penso allโ€™iniziativa lanciata da Francesca Della Monica di E Come Eresia e unโ€™altra Mujeres nel Teatro nata da Marzia Ercolani, Sara Palma, Alessandra Della Guardia (gruppo FB). 

Un’altra inziativa attraverso un gruppo FB che ci permette di continuare invece a cantare con le nostre comunitร  di Cirlcesinging รจ stata attivata da vari facilitatori, coinvolgendo persone da tutto il mondo e si chiama Singing together across the GLobe with ACappella.

 Maggiori info 

lechiavidellavoce@gmail.com

Poco dopo lโ€™inizio della quarantena ho scritto questo : 

Dentro ognuno di noi vive un artista e quellโ€™artista saprร  rispondere in modo creativo a ciรฒ che sta accadendo adesso e in futuro. Possiamo immaginare un nuovo paradigma e realizzarlo. Per farlo dovremo ritrovare il senso della bellezza e il senso del sacro.

Dan Hillier

19/04/2020

Firenze, Datura Martina Lo Conte

SENSO DELLโ€™ARTE OGGI DAL GRUPPO โ€˜E COME ERESIAโ€™

Francesca Bizzarri: Da artista, penso forse banalmente…che lo scopo dell’arte sia quello di dare e creare emozioni in chi ascolta. Noi dobbiamo riabituare il pubblico a provare delle emozioni…, il divertimento certo รจ importante ma non dovrebbe essere un aspetto esclusivo.

Antonio Panice : […] Sento (e sbaglierรฒ totalmente) che per chi Arte persegue, sia possibile oggi veramente prescindere dal ruolo, ossia da ciรฒ che altri/o si aspettano dall’individuo. Airesis รจ parola di libertร , e forse l’unica libertร  pallidamente totale che ci รจ concessa in questa vita, รจ fuori dalla socialitร  e dal ruolo: รจ nel deserto sconfinato di ciascuno di noi, dove i sogni nascono, dove รจ smarrito il principio di non contraddizione, e dove alberga in noi la creativitร  piรน fantastica, anche fastidiosa e sconveniente per parte della nostra personalitร . Il coltivare il contatto (spesso interrotto per esigenze solo apparentemente molto piรน concrete) con questo deserto, credo sia salubre per la continua trasformazione e formazione di un artista, se non peculiare per la sua stessa natura, che poi potrร  cosรฌ manifestarsi nell’arte (in ogni sua forma) con piรน piena luce, ogni volta che il contatto concreto, con l’altro, tornerร  a farsi possibile; e, probabilmente, gli insegnerร  anche a tacere, quando il suo ascolto verso quel mondo sconfinato, si sarร  preso una piรน che fisiologica pausa. Alla luce di questo volo un po’ maldestro, avendo espresso qualcosa di forse scontato per ciascuno di noi ma che, se mi guardo attorno, cosรฌ scontato non mi appare, sento che un ruolo assunto a priori rischi di essere una gabbia per l’arte. L’artista puรฒ essere responsabile per quel che avrร  manifestato, in ogni sua forma. E anche per quel che, ahimรจ, faticherร  a manifestare.

Francesca Della Monica : Come sono dโ€™accordo! Il santo anonimato dellโ€™artista , la sua trasparenza , il suo farsi canale , il non obbligo alla coerenza perchรฉ attraverso di lui passa un molteplice non constringibile in opinioni apodittiche e definitive . Grazie Antonio.

Verena Bertozzi: L’arte, maestra vera della vita e pertanto eterna allieva alla ricerca costante di se stessa. Puรฒ trasmettere emozioni e sensibilizzare chi ne assaggia il nettare. รˆ cambiamento ed รจ tuffo nell’ignoto. รˆ il mare sconosciuto intorno alle nostre isole mentali ed รจ grazie a questo mare che possiamo navigare da un isola all’altra. L’arte puรฒ farsi portatrice di nuove visioni e aprire le menti al futuro. Oggi il presente รจ messo a nudo, si rivelano le sue profonde fragilitร . Non abbiamo costruito un mondo a regola d’arte ed รจ forse l’ultimo tempo per tentare di rimediare a questa grave mancanza. E con senso artistico, in accordo con la natura, l’artista che ci ha generato, possiamo utilizzare l’arte per veicolare visioni e idee alternative nella speranza che le persone possano riflettere e trovare il proprio senso artistico. Comunichiamo la passione con le parole, con i suoni, con le immagini, con le forme, con i gesti o i movimenti, in ogni modo possibile. Perchรฉ fondamentalmente tutto รจ arte intorno a noi e tutti dobbiamo rispettare l’opera d’arte e riuscire a godere della sua magnificenza.

Marzia Ercolani: […] In luoghi in cui le economie sono in enorme difficoltร  da decenni, la gente considera il bisogno d’arte primario. Ancestrale. Qui no. Per questo non ci proteggono. Per me la battaglia per la cultura, l’arte, gli/le artist*e i lavoratori, le lavoratrici del settore non รจ una battaglia che dovremmo portare avanti da sol*. Adesso chiaramente le persone si scaldano per i tagli alla sanitร , per la perdita del proprio lavoro, ci sarร  un livello di povertร  dilagante che occuperร  ogni pensiero. Capisco. Capiamo tutti. Ma no, l’arte non รจ un lusso, non รจ un suppellettile. รˆ cura, comprensione, consapevolezza, libertร , coraggio, essenza delle cose. Finchรฉ saremo da soli a lottare per i nostri diritti, la battaglia difficilmente diventerร  collettiva. Un artista รจ collettivo. Politico. Non intrattiene. Anche quando attraversa la leggerezza e il riso, non intrattiene. Non รจ un/una baby sitter. รˆ un essere complesso, in continuo movimento, in quotidiana trasformazione, comprende sรฉ stess* e tutti gli sguardi che lo incontrano.

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domenica 1 dicembre h. 11/13 presso l’Ass. Culturale L’Espressione a Roma sarรฒ ospite delle Sunday Circles di Circlesinging Roma – con Chiara Cortez e Daphne Nisi
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THE HEARTBEAT Opening of the Art with DOMITILLA BIONDI on 1/3 November 2019 @ Florence DreamLab, Borgo Albizi 13. Performance d’arte collettiva: check the event



ph. Pietro Cimino

Concerto Poetico Lโ€™Ospite dedicato a Francesca Woodman, di Alfredo Allegri, con Datura (Voce), Agnese Focardi (Arpa) : 
10 ott. San Miniato Alto Via Paolo Maioli 22 h. 17.30  
26 ott. alle Murate Spazio Ottagono Firenze h. 18

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OVERTONE SINSING & CIRCLESINGING CLASSES
presentazione gratuita
VENERDรฌ 25 OTTOBRE h. 16/18
Borgo Albizi 13, Firenze





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